Curioso dulcis in fundo….

Curioso dulcis in fundo….

Abbiamo fatto il giro della casa e siamo arrivati nella zona notte.

Le due camere, una molto grande con bagno e una più piccola con soppalco. Nel corso degli anni hanno avuto un pò di evoluzioni e sono state protegoniste di particolari arredi ed impieghi.

Partiamo dalla camera più piccola,

Come avete vistro, inizialmente, molto spartana, arredata con oggetti di recupero, ma sempre accogliente la stanza è stata uno studio, un laboratorio cucito, una zona relax, un secondo soggiorno che alla fine ha preso un aspetto più raffinato. Pareti calde di un avorio carico decorate a mano al livello dei punti luce, con due strisce  di pois quadrettate da una  cornice armonica in due colorazioni. Una nota artistica che ha dato particolarità alla stanza, ma non ancora soddisfatta, l’ho ridipinta tutta di bianco e con grandissima pazienza, perchè ho lavorato da sola e ci sono voluti 3 giorni di lavoro, l’ho fatta tutta a righe grige.

I due divani di recupero sono stati dati via e abbiamo comprato un divano letto in ecopelle stampato color testa di moro. Abbiamo preso un bel tappeto dai toni del blu e rosso e costruito un mobiletto a quadratoni come porta riviste, sopra il quale, si trovava uno specchio, raccattato accanto ad un cassonetto dell’immondizia. Lo sapete vero che a volte si trovano oggetti che vengono buttati, ma che hanno ancora qualcosa da dire! Era crepato in un angolo, ma con una bella cornice di straccali tinti di bianco divenne un elemento importante della camera!

Questa stanza per parecchi anni è stata la camera dai nostri boxer, due bambini pelosi, Levante e Selvaggia che quando avevano sonno la sera ci salutavano e andavano a letto sul loro morbido cuscinone nella loro camera a righe….

Oggi questa camera cambia nuovamente aspetto e diventa il nido dei miei bambini, tenera e accogliente per coccolarli nel momento più delicato della loro giornata, la nanna.

Righe color turchese, mobilio di colore bianco, i due lettini arricchiti da biancheria chiara con disegnature allegre e allo stesso tempo soft e d’arredo, cuscini e peluches danno quell’atmosfera tenera e accogliente per dare confort ai piccoli. Un tappeto colorato per i giochi, questi contenuti in ceste azzurre e la poltroncina, un esemplare degli anni ’50, anche questo un residuo che veniva buttato insieme alla sua gemella e che ho recuperato con un restauro della struttura e il rifacimento della tapezzeria.

Appena si entra si sente il sapore della dolcezza , data anche dal quadro in evidenza di una mamma giraffa che bacia il suo piccolo.

Colori chiari, linee pulite e morbidezze nei complementi d’arredo, per dare un giusto impatto e una sensazione di benessere per i due bimbi e per chi li coccola…

Dalla cameretta si passa al disimpegno che si separa dalla sala con una porta all’inglese, su questo si apre un bagnetto e si arriva alla camera padronale.

Una stanza molto grande che presenta un grande armadio in legno massello degli anni 40′ , un quattro stagioni, che abbiamo incastrato nella nicchia creata dalla volumetria del soppalco, questa zona illuminata da 4 faretti in fila, che danno luce alla stanza, ma anche all’armadio.

L’arredo della stanza è molto minimale, dato da due comodini, una cassapanca, uno specchio e dei bauli porta bijoux.

Anche qui ho dato sfogo al mio estro, di seguito vi farò vedere, come una testata di un letto può essere creata da un insieme di tessuti stesi uno accanto ad un altro, con diversi posizionamenti e dimensioni, ma non solo, di diversi colori e fatture, il tutto su di un’ asta per tende, tinta di bianco.

Oltre alla particolarità dei tessuti, vorrei farvi notare i miei primi comodini. All’inizio, ancora la mia bellissima libreria non c’era, e da buona collezionista di riviste di moda, ne ero sommersa e quale pensata migliore poteva essere se non quella di impilarne alcune e creare due colonne, da posizionare ai fianchi del letto creando due comodini alla moda?

Così feci, erano funzionali e originali… hanno durato ben cinque anni poi con larrivo del mio studio e quindi della mia libreria, dovetti ovviare per forza con due comodini che fossero tali….

…. Ma non finisce qui, non contenta e desiderosa di dare un nuovo aspetto alla stanza, più luminoso, pensai ad una nuova testata…

Secondo voi che ci si può fare con una rete per galline in ferro??

Be semplice… prima la tingi tutta di bianco, poi con grande attenzione l’arrotoli tutta, affusolandola su se stessa, in seguito, senza ferirti nel trasportarla in casa, l’incastri al bastone per tende, sempre presente sul letto, crei una spirale a tubo che corre lungo il muro per tutta la larghezza del letto dando uno spessore panciuto e mosso di intrecci e incastri dati dalla rete che si avvolge su se stessa.

Il tutto arrichito da dei nastri di grossgrain, tagliati in diverse misure, ai quali pendevano delle rose stilizzate create da tessuti lavorati su loro stessi per darne la forma.

Pensavate fossero finite qui le stramberie… e invece no… un ultimo esperimento lo feci, per riempire la parete fra bagno e finestra, ci pensai un po’ poi un giorno vidi un pancale, la dimansione era perfetta, quindi lo presi, lo ripulii e lo dipinsi…. poi quel pancale, divenne una piccola libreria a sospensione…

Soddifatto il mio estro creativo, ovviamente non mi bastava, a questa stanza mancava sempre qualcosa, prima di tutto le luci, non riuscivo a trovare le applique giuste e oltre a ciò gli mancava un pò di tono…

Così un giorno decisi di farla a righe, questa volta però, memore della fatica, chiamai chi è del mestiere, ci misero comunque due giorni… ed erano in due!!

La feci a righe bianco latte e biscotto e devo dire che le righe, possono sembrare impegnative, ma danno un tocco d’arredo, come lo faceva la carta da parati un tempo.

Mentre la stanza prendeva forma ebbi un colpo di genio e pensai a delle vecchie applique che stazionavano da anni in soffitta a casa di mio marito… erano perfette.

Le presi le dipinsi, dove necessario rifeci i paralumi e poi le attaccammo… Perfette.

Oltre a questi particolari non aggiunsi altro, se non la biancheria rigorosamente bianca e ad oggi la mia camera è cosi…

Per chiudere la panoramica della casa, vi mostrerò le ultime foto, quella del bagno padronale, il quale non ha subito mutamenti nell’arco del tempo se non una sferzata di caratterre dettato anche qui dalle righe… vi lascio alle immagini…

Con queste ultime immagini vi ho descritto tutta la mia casa, parlandovi di come l’ho vista la prima volta e di come negli anni le ho dato vita e identità. Chiunque sia entrato a casa mia ha avuto la sensazione del calore e dell’ambiante accogliente che avvolge con i suoi particolari.

Non credo di essere brava, ma solo di avere espresso il mio gusto su qualcosa di tangibile. La mia capacità di prendere qualcosa e di darle nuova vita, di sapere vedere al di là dell’apparenza. di poter dare ad un ambiente nuova linfa, una nuova freschezza…

Dalla prossima settimana si cambierà argomento, sempre legato a ciò che era e ciò che diverrà…

Arrivederci…

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