Un anno,
Un anno è passato dal primo articolo scritto inaugurando la nascita di “Unacasavestitadibianco”, un anno in cui vi ho parlato di me, in cui con gusto, ogni settimana, riempivo questi fogli bianchi di parole, scritte di getto, scritte con passione. Un anno di grandi imprese, avvenimenti e voglia di cambiare. Un cammino in cui vi ho coinvolto e che spero coinvolga anche tanti altri.
Iniziai presentando il progetto, le aspettative e gli obbiettivi futuri, vi parlai di Cri, a cui è dedicato questo cammino. Una sua pagina è sempre aperta a chi avesse voglia di scrivere di lei. Con ieri siamo a 9, 9 anni che lei ci guarda da lassù e ci da la forza di affrontare la vita senza perderci un attimo.
Un anno fa iniziai anche a parlarvi di come una casa potesse farti innamorare e come con quell’amore fosse possibile trasformarla e darle vita nuova.
Oggi come un anno fa, inizierò a parlarvi di un’altra casa…
Anche questa casa ha una sua storia e come la mia prima casa, quando la vidi mi trasmise un’amozione tale che capii che era lei…
Tutto accadde sette anni fa, non eravamo alla ricerca di una nuova casa, quindi tutto accadde per caso.
Mio marito, agente immobiliare, una sera rientrata dal lavoro, mi chiamò per tamponare un disguido con dei clienti che all’ultimo momento disdissero un appuntamento per una visita ad una casa. Così feci le loro veci e andai io a quell’incontro.
Ricordo ancora, era una sera di settembre, tramonto, dopo un paio di curve in salita, arrivammo davanti a questo cancello, stondato a doppia anta, si intravedeva una palma che ombreggiava un fianco della casa, un vialetto in sasso e una distesa verde ben curata che abbracciava la casa su quattro lati ed eccola li, lei…
Uno stile, devo dire la verità, che non rispecchia proprio i miei canoni, amante dello stile classico, lei così anni ’80 ai miei occhi aveva già qualche ritocco da fare…
Ma aveva delle buone potenzialità.
Era ariosa, decisa, accogliente, non troppo grande ne troppo piccola. Fatta bene, un ingresso centrale, due braccia laterali che si dilungavano nello spazio esterno, con le giuste aperture per dare luce e calore agli interni, rialzata da terra con un primo piano mansardato.
Dal giardino accedemmo, fatti tre scalini, all’ingresso principale, entrammo nel salone percorrendo un piccolo disimpegno fiancheggiato da una libreria incassata.
la zona giorno era spaziosa, molto luminosa e aveva anche un camino e ciò ci piacque molto.
Allo stesso piano una camera da letto matrimoniale, uno studio e un bagno.
Scendiamo e si sviluppa una seconda zona giorno molto accogliente, con cucina e living con un altro camino, più una lavanderia e una stanza uso dispensa, stireria.
Al piano superiore due camere da letto matrimoniali mansardate e un bagno.
Durante la visita si fece buio e appena si illuminò, il calore e l’accoglienza raddoppiarono. La stavo già vedendo trasformata, dando valore ai sui punti forti, per renderla ancora più unica.
Ci congedammo dai proprietari e pensai tra me e me che una casa così non me la sarei mai aspettata. Era un’ occasione da non perdere, così da un gioco iniziò una vera e propria trattativa d’acquisto.
Purtroppo ci sono stati dei problemi che ci hanno portato a chiudere le pratiche d’acquisto solo lo scorso Natale…. ma da allora a oggi….
Ecco cosa è accaduto……
